martedì 18 ottobre 2016

ARBALETE 75 IN LEGNO LAMELLARE O MASSELLO

SI tratta di un'arma molto diffusa , che coniuga  una buona massa  inerziale per un facile brandeggio ( in virtù della lunghezza dell'arma in utilizzo).
L'avvento del legno lamellare ha permesso di ovviare alle  naturali limitazioni del del legno masello e di controllare la variabilità, prestazione data dalla instabilità  dimensionale ess,( nodi e discontinuità nelle fibre) alla difficoltà di ottenere una corretta stagionatura e dalla limitata durabilità in funzione del clima e degli agenti biologici, per questo il costo del lamellare e più alto.
Nel caso riportato nella trattiamo un arbalete in legno di ottima manifattura, adatto all'agguato nel basso fondo, con questo tipo di materiale possiamo approntare un tipo di armatura con prestazioni più elevate.
Ovvero possiamo mettere un asta più pesante da 6,5mm e tirando gli elastici fino ad avere una trazione pari a 60 kg.
LA BALISTICA.
Ora aumentando la prestazione (gittata e velocità di uscita).
conformato così come descritto a 4m nel basso fondo non è un arma letale , ma stiamo parlando di un 75.

domenica 9 ottobre 2016

COME PREPARARE UN ARBALETE

Ogni fucile ha il suo settaggio ideale, che nasce dalla giusta combinazione tra asta , gomme e fusto.
Accade per il 75 così come per il 110.
a
Andiamo a vedere nel dettaglio.
ARBALETE 75 ASSEMBLATO:
Viene definito così perchè e il tipo di fucile al momento più diffuso( ed e il più venduto) e costituito generalmente da tre pezzi ( tesata , fusto, e impugantura) uniti fra loro medianti accoppiamenti precisi
e spine in acciaio.
Il fusto può essere in lega leggera tipo ( leghe di alluminio) o in fibra di carbonio.
Si tratta di un'arma semplice leggera  e precisa, adatta  a essere utilizzata in condizioni di pesca non particolarmente impegnative e con  carichi non esasperati.
Infatti nota la porzione che regola il rapporto tra peso del fucile( completo di elastici, eventuale mulinello , ma senza asta).
Il peso della freccia e il carico degli elastici( conosciuta come formula dell'equilibrio) si avrà per un 75 assemblato la seguente tabella.

Il caso preso nella tabella si riferisce a uno dei più diffusi fucili da 75 esistenti,perfetto per l'agguato
in basso fondo e acqua torbida , a patto di non richiedere prestazioni troppo forzate.
Come si può notare nella prima riga con asta da (6,5 mm anche senza esasperare il carico il sistema e squilibrato), rinculo, imprecisione, perdita di rendimento, per cui conviene usare un'asta da 6mm e gomme che forniscano un carico non superiore ai 48 chili di carico( si può vedere nella seconda riga della prima tab.)
con asta da 6,5mm ,anche senza esasperare il carico, il sistema è squilibrato( rinculo, imprecisione, e perdita di rendimento)per qui e necessario utilizzare un'asta da 6mm ed elastici che forniscano non oltre 48 chili di carico,( seconda riga della tabella).
Il diametro delle gomme può essere scelto a piacimento, (  io preferisco gomme da 16mm per un asta da 6mm, e per aste da 6,5 
mm una gomma da 17,5mm, con un fattore di allungamento del 310% ).
L'importante e che non si superino i valori indicati, in relazione al diametro delle gomme ci andremmo a regolare per il fattore di allungamento, che varierà tra il,300 e il 350 % .
la dinamica del fucile migliorerà aggiungendo un mulinello che aggiungerà circa 200/300 gr al peso del fucile che utilizziamo.

domenica 14 agosto 2016

TRAGICA BATTUTA DI PESCA IN SARDEGNA

Apprendo solo ora che nella giornata della settimana scorsa più precisamente domenica 07/08/2016
e annegato un pescatore subacqueo durante una battuta di pesca a Stintino Sardegna.
 i dettagli nel link  a seguire:
http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/08/07/stintino_tragica_battuta_di_pesca_sub_di_57_anni_annega_a_tanca_m-68-522321.html
 condoglianze alla famiglia.

venerdì 27 maggio 2016

giovedì 12 maggio 2016

PESCE PALLA

Pesce palla maculato avvistato in Calabria: "Non mangiatelo, è tossico"

SPECIE TOSSICA - Entrato in Mediterraneo dal Canale di Suez nel 2003, il pesce palla maculato è una specie tropicale tra le più invasive dei nostri mari, ha colonizzato buona parte del bacino orientale ed è attualmente in espansione geografica. Come spiega l’Ispra si distingue facilmente da altri pesci palla per la presenza di macchie scure sul dorso. 
E' stato responsabile di severe intossicazioni alimentari (compresi alcuni rari casi fatali) in Paesi come Grecia, Cipro, Turchia, Libano, Israele, Egitto. Si tratta di una specie tossica, anche se cotta. Il consumo di questo pesce ha già fatto registrare numerosi decessi nel Mediterraneo orientale. 

SI raccomanda vivamente di segnalare alle autorità (CAPITANERIA DI PORTO) della
vostra regione .
si avvisa in otre chi avesse catturato il pesce palla di separarlo dalle altre catture fare una 
foto e segnalare il luogo di cattura.

giovedì 11 febbraio 2016

PESCA AL RAZZOLO

ATTREZZATURA:
Essendo la pesca al razzolo una tecnica che fonde 4 stili di pesca diversi tra loro, non dispone di attrezzatura propria e specializzata, il sub per ogni uscita seleziona dal suo armamento le attrezzature più idonee al tipo di fondale, ho alle prede che durante il percorso può incontrare durante la battuta di pesca.
Tra i vari tipi di pesca viene usata da chi non usa imbarcazioni e scende in acqua da terra ,il pescatore a razzolo generalmente usa muta mimetica, molto più efficace nell'aspetto e l'agguato,per i fucili usa un fucile lungo e un corto oleopneumatico più corto da impiegare nelle tane , viene armato con un'asta filettata dove vi si avvita una fiocina da 3 o 5 punte, che rispetto al'arpione offre maggiori possibilità di cattura.
Per il resto si utilizza la classica attrezzatura .
AZIONE DI PESCA:
LA pesca al razzolo come detto in precedenza generalmente viene usata da terra per chi non a la possibilità di usare un mezzo nautico , perchè chi possiede un  mezzo nautico può pensare ad una pesca più specifica, in quanto e molto più facilitato negli spostamenti, che permette di individuare più facilmente le zone di pesca.
Invece chi si immerge dalla costa durante il percorso trova diversi ambienti con fondali differenti dove trova con la pesca al razzolo la tecnica più adatta alla situazione, in quanto nei diversi ambienti può applicare le varie tecniche così facendo il pescatore può costeggiare la scogliera facendo l'agguato ai cefali e alle salpe, quando la scogliera inizia a franare il pescatore può cominciare a pescare in tana ai, saraghi ,corvine, tordi, ecc.
oppure fare degli aspetti a saraghi orate e occasionalmente ai dentici.
Nella sua azione di pesca il sub potrebbe se ne a l'occasione di effettuare una caduta sul pesce dalla superficie.
E' bene precisare che la pesca al razzolo non è il jolly della pesca subacquea, si pensa che facendo questo tipo di pesca si facciano carnieri da sogno ma non è così,questo tipo di pesca come le altre a bisogno o meglio richiede una profonda conoscenza dell'ambiente marino e del pesce e delle sue abitudini, quindi il cappotto e un'amara realtà anche per il pescatore al razzolo.
INDICAZIONI:
Per sfruttare al meglio la pesca al razzolo le sue caratteristiche più utili al pescatore che si  avvicina per la prima volta a questo tipo di pesca,il pescatore a razzolo sceglie già la zona in qui pesca e alle caratteristiche che esprime questa tecnica; se nelle tecniche selettive si sceglieva una zona di pesca che rispettava il più possibile le caratteristiche  monotematiche della tecnica, ora ci si trova davanti a delle problematiche opposte , cioè  di individuare zone che presentano più ambienti e più possibilità
di utilizzare le diverse  tecniche.
Nel nostro paese non mancano zone ricche di ambienti diversi tra loro in aree ristrette, individuare insenature  che presentino cadute di massi e fondali misti di roccia e sabbia, sicuramente  la conformazione migliore  ideale dove si potrà catturare di tutto,
Entrati in acqua  si potremmo iniziare a pinneggiare  lentamente , in modo da guardarci tutt'intorno guardinghi e concentrati  a tutto ciò che ci succede attorno a noi.
..................................BY IL GRANDE GIANO.....................................................................


lunedì 1 febbraio 2016

OMBRINA

CARATTERISTICHE:
L'ombrina e un pesce dalle caratteristiche nobili e bello a un corpo allungato e compresso lateralmente, a un profilo ricurvo ed il muso arrotondato e armonioso.
La mascella superiore  e leggermente più lunga di quella inferiore, che nella sua estremità a un piccolo bardiglio di consistenza carnoso.
Lungo la linea laterale che segue tutta la linea del dorso e che si estende fino alla coda ce una serie di 50 a 60 scaglie che si possono perfino contare.
le pinne dorsali sono due e ben distinte ma non sempre l'una all'altra, invece la pinna caudale è leggermente concava nella parte superiore.
la colorazione dell'ombrina parte dal dorso e scende verso i fianchi di un color argento, ravvivato da strisce poste diagonalmente di un color oro con una orlatura bruno violacei.
IL ventre e di color bianco e il margine dell'opercolo e nero.
 Può arrivare fino ad un metro di lunghezza  e una decina di chili .
ALIMENTAZIONE:
L'ombrina e carnivora si nutre di molluschi, di vermi e crostacei che caccia su fondali sabbiosi e fangosi.
 la riproduzione  nel mediterraneo avviene nei mesi primaverili.
DOVE VIVE:
l'ombrina è la troviamo  nel mediterraneo, nel mar nero, nel mar rosso e nell'atlantico orientale,a sud fino al Senegal e al nord la troviamo fino al Golfo di Biscaglia.
La residenza ideale sono i deserti di sabbia e di fango in prossimità di scogli e di rocce ciclopiche che  ergono dal fondo proiettandosi verso la superficie. e un pesce che non ama la compagnia ma preferisce le passeggiate solitarie dove la profondità è sensibile e dove il silenzio comincia ad essere la caratteristica imperante del paesaggio.
non si stacca mai dal fondo tranne in occasioni speciali , per i suoi spostamenti, alle emozionanti pareti che sprofondano nel blu,snobba completamente le tane buie e cupe.
TECNICHE DI PESCA:
la si può insediare dalla costa con il surf casting, con reti,e in apnea.
.................BY IL GRANDE GIANO....................

lunedì 25 gennaio 2016

IL PESCE SERRA

IL pesce serra è una specie cosmopolita in acque tropicali e subtropicali,è comunque anche molto comune nei nostri mari nei quali da diversi anni si è insidiato, e probabile che per l'innalzamento della temperature dei nostri mari , mentre nell'Oceano Atlantico orientale  lo si trova a nord fino ad arrivare alle coste del  Portogallo. il serra e un  pesce pelagico, durante  il periodo estivo tende  ad arrivare alle coste ed essendo eurialino( pesce che sopporta i vari gradi di salinità dell'acqua) per qui non disdegna incursioni nelle foci per procacciarsi una delle sue prede preferite, cioè il cefalo.
Questo pesce generalmente  lo possiamo trovare in branchi ( come possiamo vedere qui sotto)
generalmente sono gli esemplari più giovani
mentre gli esemplari più adulti tendono ad essere più solitari , essendo il predatore per eccellenza
quando questi attaccano, si lasciano alle spalle una scia di prede morte e mutilate e non sempre  gli attacchi avvengono per cibarsi, sono infatti documentati attacchi in cui il fine non era per l'alimentazione.
DOVE SI TROVA:
per prima cosa è importante  la location, sembra che questa specie  si faccia presente in determinate  zone mentre ne escluda delle altre.
si avvicina alle nostre coste nei periodi più caldi in  maggior numero , ma lo  possiamo trovare anche in inverno la dove le acque rimangano pi calde.
TECNICHE DI PESCA:
Lo si può insediare da terra con la tecnica a spinning con artificiali o con filetti di cefalo oppure con esca viva a traina dalla barca, e in fine lo si può pescare in apnea con  fucile a doppia gomma che con fucili oleopneumatici.

martedì 5 gennaio 2016

IL POLPO

Habitat e distribuzione:
E un mollusco cefalopode che è molto diffuso ne bassi fondali,[ spesso ci riferisce  al polpo utilizzando la parola( polipo),in quanto i polipi sono animali acquatici " una forma di essi" appartenenti al phylum dei cnidari].
Preferisce substrati aspri e rocciosi, perchè sono ricchi di nascondigli e fessure, piccole caverne in cui nascondersi.
l'assenza di esoscheletro gli permette di prendere qualsiasi forma e di passare attraverso cunicoli molto stretti.
Presente in tutti i mari e gli oceani , è molto diffuso nel Mar Mediterraneo.
Nel Mediterraneo viene pescato in due diversi periodi dell'anno: da settembre a dicembre, e da maggio a luglio(e il periodo nel quale la taglia è più grossa.
Il polpo possiede tre cuori e ha la capacità di cambiare colore molto velocemente e con grande precisione nel minimo dettaglio.
Sfrutta questa sua abilità sia per mimetizzarsi che per comunicare con i propri simili.
La caratteristica principale è la presenza di 2 file di ventose su ognuno degli otto tentacoli,il che lo distingue dal moscardino che ha una sola fila di ventose.
Al centro degli otto tentacoli, nella parte inferiore dell'animale si trova la bocca che termina con un becco corneo utilizzato per rompere gusci di conchiglie  e il carapace  dei crostacei dei quali si nutre.
Il manto solitamente varia dagli 8 ai 25 cm invece i tentacoli variano dai 40 ai 100cm di lungezza, il peso varia dai 500gr ai 7-8 kg degli esemplari più grandi.
generalmente il maschio e più grosso della femmina .
Generalmente l'Octopus vulgaris vive circa un anno e mezzo.
Altre specie come la piovra del pacifico(Enteroctopus dofleinii) hanno aspettativa di vita maggiore sopravvivendo  circa 5- 6 anni.
Il polpo può spostarsi rapidamente espellendo con forza l'acqua attraverso un sifone che viene utilizzato anche per l'emissione dell'inchiostro nero usato in funzione per la difesa per confondere i possibili predatori.
LA RIPRODUZIONE:
Per attrarre la femmina il polpo effettua un rituale di corteggiamento.Liberando sperma in pacchetti seminali, detti spermatofore.Per trasferirli alla cavità palleale della femmina durante la copula, utilizzano un braccio modificato chiamato ectocotilo.
Dopo che la femmina del polpo a deposto le uova  (in un numero che varia da 50.000 a circa 400.000) le difende da possibili predatori fino al giorno in qui si schiudono.
Nei due mesi di cova(diciamo cosi) la femmina non si nutre perdendo in parte il suo peso e spesso muore dopo la schiusa .
METODO DI PESCA:
IL polpo è un mollusco molto ambito nella pesca professionale, ma anche in quella sportiva.
Le tecniche di pesca  sono, la pesca tradizionale con un esca che viene chiamata polpara e la si può utilizzare dalla scogliera o dalla barca su fondali bassi e rocciosi, con vasi di terra cotta o tubi di plastica  legati fra di loro per la pesca professionale, oppure in apnea a mani nude o con l'ausilio di un raffio.
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